STC è in grado di fornire il servizio di radiografia industriale con raggi X e raggi gamma direttamente presso le aziende con i macchinari appropriati ad ogni esigenza in ottemperanza alle norme vigenti in materia di trasporto materiali radioattivi ( Azienda, mezzi autorizzati D.M. n° TT/2512/03/0 e personale con abilitazione ADR classe 7 radioattivi).
Presso il laboratorio dispone di un bunker ed apparecchiature anche a bassa potenza per laradiografia industriale su belle arti, per esempio: quadri, statue ecc. inoltre presso il laboratorio dispone di spazi per ricevere materiali in conto lavoro.
RADIOGRAFIA CON RAGGI X O RAGGI GAMMA γ
Il metodo è esattamente equivalente a quello della radiografia usata in medicina. Quando un fascio d’onde elettromagnetiche fortemente penetranti, cioè d’elevatissima energia fotonica (elevata frequenza) e fortemente ionizzanti (raggi X o raggi γ ), passa attraverso l’oggetto da esaminare, viene assorbito, ovvero attenuato, con legge esponenziale, in funzione dello spessore e della densità della materia attraversata.
I raggi X o γ passanti e variamente attenuati impressionano una lastra fotografica posta dietro l’oggetto da esaminare (od illuminano uno schermo rivelatore, nel caso delle radioscopie). Dopo sviluppo fotografico la lastra annerirà nelle varie zone, più o meno intensamente in funzione della dose di radiazione ricevuta.
Pertanto se nell’oggetto esaminato tramite la radiografia industriale esistono difetti quali cavità, fessure, grosse inclusioni meno assorbenti della matrice o discontinuità di materiale più denso e quindi più assorbente, sulla lastra si formeranno macchie più scure o più chiare, d’intensità proporzionale allo spessore del difetto, il quale apparirà delimitato dalla sua proiezione prospettica.
Nel caso delle radioscopie in continuo lo schermo s’illuminerà più o meno intensamente a seconda della dose di radiazione ricevuta, dunque darà la stessa immagine, ma in positivo rispetto alla radiografia. L’apparecchiatura necessaria per la radiografia industriale è sempre assai complessa e costosa. Essa comprende la sorgente e l’apparato di rivelazione.
La sorgente di radiazioni X o γ è assai diversa. I raggi X sono generati artificialmente in particolari tubi catodici che emettono, soltanto quando s’applica tensione agli elettrodi, la radiazione di frequenza desiderata in funzione della composizione del catodo e d’intensità regolabile entro certi limiti. Dunque è corretto parlare di lampada a raggi X, perché l’emissione cessa proprio come la luce d’una lampadina elettrica, quando s’apre il circuito. I raggi γ sono emessi naturalmente e continuamente da isotopi radioattivi per decadimento del nucleo, secondo precise leggi fisiche.
La radiazione γ possiede una definita lunghezza d’onda a seconda del tipo d’isotopo, ed intensità proporzionale alla quantità e tipo d’isotopo radioattivo contenuto nella pastiglia che costituisce la sorgente. Perciò la sorgente di raggi γ dev’essere sempre chiusa in un recipiente altamente schermato (generalmente di piombo), che attenui a valori bassissimi la radiazione dispersa, quando non serva per irradiare.